Sono molte le cose per le quali ricorderemo questo 2011: una sicuramente è, se non proprio la fine, certamente l’inizio della fine, di un lungo periodo durato oltre diciassette anni contrassegnato da ciò che gli storici chiameranno “berlusconismo”. L’altra, diretta conseguenza della prima, è l’inizio della più grave crisi economica del dopo guerra e che ci accompagnerà quasi certamente anche per buona parte del prossimo anno.
Ciò che è avvenuto, e come è avvenuto, non è un fatto ordinario nella storia del nostro Paese; così come straordinario è il ruolo giocato –anche a sorpresa devo ammettere– dal nostro Capo dello Stato.
Alcune riflessioni sull’anno che sta per lasciarci (e su quello che verrà)
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